venerdì 21 giugno 2013

Torta ricotta e cioccolato di la cuisinière parisienne

                                              Anche le mucche crescono
 "Auguri mucca!"
Chi? Cosa? Perchè? Dove sono?
Con l'occhio da pesce lesso addormentato vedo l'orologio che segna la mezzanotte e l'orso che esce zitto zitto dalla stanza mentre io rimango abbracciata al mio cuscino.
Forse era solo un incubo, penso, e torno a dormire.
La notte faccio sogni agitati, pieni di formule strane che cercano di calcolare la mia vera età.
Mi sveglio.
Ok,  devo farmene una ragione, non è un incubo è veramente il mio compleanno. Panico!
Sono un anno più vecchia, per fortuna, rimango sempre due anni più giovane dell'orso :)
Sì, ok, ma quanti anni ho?
Caspita, bella domanda e chi se lo ricorda più?!?
In che anno siamo, quando sono nata? Queste cose almeno le dovrei sapere...
Ok. Facciamo due conticini.
x+y-z=?
Noooooooo!
Ci deve essere un errore!
Ci riprovo!
z-y+x=...
Noooooo!
Come la giro e la volto mi risultano sempre una decina di anni in più di quel che pensavo.
Secondo me il problema risiede nel fatto che gli anni anagrafici scorrono più in fretta di quelli mentali.
Un pò come quando stavo comprando il biglietto per l'erasmus alla invidiabile età di 21 anni e il ragazzo dell'agenzia mi chiese se ero maggiorenne ed io, con un sorriso smagliante di chi vive in un mondo incantato, ho risposto sicura: "certo! Ho 17 anni!" 0_0
Quindi, ricapitolando, ho 21 anni?
"Mammaaaaaaa latte!"
Ehm...mi sa di no...
In mezzo c'è stata la laurea, il lavoro, il matrimonio, 3 o più traslochi, il mangiapatate, la vispa ed il millesimo trasloco.
Tic, tac, tic, tac il tempo passa ma io non lo sento. 
Nei miei rari momenti di pace, quando i bimbi dormono, poco prima di crollare anch'io nelle braccia di Morfeo, se non mi guardo allo soecchio mi sento ancora giovane e spensierata come quando ero una giovane mucca pazza che pazzolava nei caldi pascoli del "dolce forno".

      Torta croccante ripiena di ricotta e cioccolato della cuisiniere parisienne 


Non so perchè quando si tratta di fare le torte per gli altri mi diletto a farle complicate e decorate per me no.
Non avevo voglia neanche di andare a fare la spesa così ho aperto il frigo e la dispensa e ho certato una ricetta per quei pochi ingredienti che avevo e sono capitata su questa ottima ricetta di cuisiniere parisienne.



                                                                    INGREDIENTI


GUSCIO CROCCANTE:
300 gr di farina
75 gr di burro
120 gr di zucchero
1 uovo
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte
RIPIENO:
500 gr di ricotta
100 gr di cioccolato al latte
130 gr di zucchero (alcuni suggeriscono solo 100 gr)
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte

                                                          Procedimento classico



Lavorare con le mani la farina ed il burro freddo fino in modo tale da ottenere un impasto sbricioloso. Aggiungere poi  i restanti ingredienti fino ad ottenere un impasto sabbioso non troppo fine.
Imburrare e infarinare una teglia del diametro di 24 cm.
Versare metà dell' impasto appena ottenuto sul fondo della tortiera senza schiacciarlo con le dite, basta ricoprire il più possibile il fondo senza lasciare spazi vuoti.
Lavorare in una ciotola la ricotta fino a renderla liscia. aggiungere lo zucchero, la vanillina e il latte e continuare a mescolare fino ad ottenere un crema.
Versare il ripieno nel tegame preparato cercando di lasciare un cm dal bordo one evitare che fuoriesca.
Aggiungere in superficie il cioccolato al latte precedentemente ridotto in scaglie o triturato con un frullatore.
Coprire con il restante impasto sempre senza lavorarlo prima, lasciando sabbioso.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40-45 minuti circa, in base al proprio forno.

                                                                   Bimby
Mettere nel boccale asciutto il cioccolato a pezzi e triturarlo aumentando la velocità fino a 8. Ira, mettetelo da oarte.
Ripulite con un panno il boccale, evitate di bagnarlo.
Versate la farina e il burro freddo a pezzi 10 sec, vel 5.
Aggiungere gli altri ingredienti del gusci 15 sec, vel 6.
Versate metà impasto in una teglia senza schiacciarlo, cercando solo di ricoprire tutti gli spazi. Conservate in una ciotola il resto dell'impasto.
Versate nel boccale la ricotta con i restanti ingredienti del ripieno 10 sec, vel 3-4
Versate ora il ripieno nella teglia lasciando un cm dal bordo.
Ricoprite, sempre senza schiacciare, la torta con il restante impasto.
Infornate nel forno preriscaldato a 180 gradi per 30-40 minuti in base al forno.

La torta è decisamente più buona se lasciata riposare in frigo.


lunedì 17 giugno 2013

Il Gran Muccato e la mucca pazza

Il Gran Muccato di Bucoland è anche conosciuto come G.M. di Babiloniand, così come Freddocity è conosciuta anche come Babiloncity, dipende dai punti di vista.
Nel Gran Muccato ci sono ben 3 lingue ufficiali e mezzo. Il oui-language lo ja-language e il buco-language sono quelle principali, la mezza e il baccalà-Language, per i puristi Bacalhau-linguas.
Il buco-language, sconosciuta ai più, viene parlata nella scuola materna e dai quei rari bucolanesi non ancora estinti, le altre due lingue vengono inserite poco alla volta dalle elementari mentre si perde la prima. Il bacalhau-linguas viene usata come quarta lingua in molte scuola vista la grande invasione di baccalà avvenuta negli anni passati.
Non è difficile incontrare molti "belpaesani", infatti, pare, che in alcune scuole ci sia anche il supporto per i bambini belpaesani
In tutta questa confusione linguistica, non bisogna dimenticare che molti parlano e lavorano in yes-language e mandano i figli nelle yes-school. La scuola pubblica è un delirio di idiomi se consideriamo che ogni bimbo porta anche la sua lingua di casa. Molte persone, per disperazione mandano i figli nelle scuole private nella loro lingua madre o di una a caso.  Noi abbiamo deciso, per ora,  di mandare il mangiapatate dai suoi simili oltre il confine. la decisione è avvenuta quando abbiamo notato, dopo i primi periodi di confusione, che aveva ideato il suo personale linguaggio per comunicare coi bambini al parchetto, il "vitello-language" un miscuglio di urla e parole senza senso.

Sarà la confusine linguistica, sarà che son tre anni che non uso il blog o sarà semplicemente che in quanto mucca pazza son fusa di mio ma non mi ero accorta che avevo impostato il filtro dei commenti e che non ero sola nel mio blog.
Pardon, rimedio subito, rispondo e ritorno a scrivere. ;)