giovedì 21 novembre 2013

PASTICCINI DI FROLLA IN MEZZ'ORA





PASTICCINI DI FROLLA IN MEZZ'ORA



Come volevasi dimostrare  il note del tablet ha nuovamente cancellato quel che avevo scritto...
Questa volta, però, avevo salvato il tutto da un'altra parte :p
Mucca 1 tablet 0   :)

Stamattina, quando mi sono svegliata, guardando dalla finestra ho visto...


Il mangiapatate era entusiasta.
"Mamma è inverno! Ora possiamo prendere il treno per andare da Babbo Natale per dargli la letterina così ci porta i regali!"
La vispa urlava "neve! Neve! Neveeeeee!"
Io dentro di me mi disperavo consapevole del fatto che avrei rivisto il colore del paesaggio quando al dolce forno incominciano ad andare al mare.
Ho sorriso ai bimbi e mentre li portavo a scuola ripetendo la poesia di Natale, dentro di me cantavo...

C'era una volta una mucca
Che era una pazza vera
e che viveva
Lì dove caldo fa
Lalalalalalalalalalala

Se il mare brillava
La mucca faceva la pazza
E si buttava
Felice nel mare blù
Uuuuuuuuuuuuu

Ora non abita più là
No, non abita più là
Ha seguito un orso
E sta a Bucoland a tremà
Lalalalalalalala

Ma io ripenso a una mucca
Che era una pazza vera
E che viveva lì dove il caldo fa
Ma ora sta a Bucoland a tremà
Ma chi glielo ha fatto fa.


                                    PASTICCINI DI FROLLA IN MEZZ'ORA

Questa ricetta è un gradito dono della bravissima Monny61 di cookaround

150g di burro
75g di zucchero a velo
1 uovo intero grande
225g di farina 00
1/2 cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
Aromi ( io ho usato vaniglia e limone)

Preriscaldate il forno a 250.
Montate con le fruste elettriche il burro leggermente ammorbidito con lo zucchero a velo per almeno 5 minuti, fino ad ottenere una crema montata.
Aggiungere l'uovo e gli aromi e continuare a montare
Se si fa una dose doppia, tripla o via dicendo aggiungete un uovo per volta come si fa per la pasta per i bignè.
Aggiungere poco alla volta la farina setacciata con il lievito ed il sale e mescolate delicatamente con un cucchiaio di legno o similari dal basso verso l'alto.
Rivestite con la carta da forno una placca e riempite la sac a poche con l'impasto, usando una bocchetta da 1 cm.
Ora formate i biscotti sulla placca con la forma che più preferite distanziandoli abbastanza.
Infornate per 10 minuti circa, toglieteli appena incominciano a colorarsi.

Accendere il forno a 250°...
In una ciotola mettere il burro leggermente ammorbidito e lo zucchero a velo e montare con le fruste elettriche per almeno 5 minuti fino ad avere una bella crema montata....
....aggiungere l'uovo e gli aromi e continuare a sbattere fino a quando sarà bene assorbito...
...A questo punto le fruste elettriche non servono più. La farina mescolata con il lievito e il sale andrà aggiunta in due volte mescolando delicatamente da sotto a sopra con un mestolo, come per il pan di spagna...
Ora arriva la parte migliore...riempiamo con il composto un sac a poche con bocchetta spizzata da 1 cm. e spremiamo i biscotti su una placca rivestita di carta forno.... e qui bisogna migliorare...
Questa la placca pronta per entrare nel forno...

Mettere in forno caldissimo e dopo un paio di minuti abbassare il termostato sui 200°. Cottura 10 minuti circa, dipende sempre dal forno. La prima volta teneteli d'occhio, se cominciano a colorarsi toglieteli subito...
Eccoli usciti dal forno e ancora "nudi" , come vedete il calore alto ha fatto mantenere la forma....
...trasferiteli su una gratella per farli raffreddare bene, attenzione che da caldi sono molto fragili...
Se fate dose doppia o tripla le uova vanno messe una per volta facendo assorbire bene prima di aggiungerne un altro, come per la pasta bignè...


lunedì 11 novembre 2013

Muffin di Rachel Allen

MUFFIN DI RACHEL ALLEN



Il problema di esser una mucca è che, oltre ad esser pazza, non ho tanta dimestichezza con la tecnologia.
Ora, ma voi l'avete mai vista una mucca con un tablet in mano?!?
Io qui a Bucoland ne vedo tante di mucche ma proprio tante, forse vedo più mucche che persone ma pazze con un tablet in mano solo me.
Il problema è capire come quest'esser che anche la vispa che non ha neanche due anni sa usare, funziona. Non la mucca il tablet!
Io ballo da sola ;p
Sì, ecco, il passaggio da un pc fisso ingombrante, ad uno portatile da 17" a un netbook ci sta pure, al massimo mettevo gli occhiali per vederci meglio, o mi rubavano un Blog... Il passaggio, però, da un pc a un tablet è un'altra cosa.
Da un lato non ho bisogno degli occhiali perché ingrandisco tutto con due dita dall'altro, ahimè, perdo le storie che scrivo e non le trovo neanche con la lente di ingrandimento...
Sì, sì avete capito bene Perdo le storie oltre la testa 0_0
Immaginate una povera mucca pazza relegata un paio di settimane nel mezzo del nulla cosmico con le due belve piccole e parenti non suoi. Abbandonata dall'orso con la vile scusa del lavoro, senza internet, senza macchina e senza neanche un posto raggiungibile a piedi e ben potete immaginare quante storie di disperazione e tentata fuga la mia mente possa aver concepito.
Sì, sì, cose del tipo "una cosa che mi fa più paura di rimanere durante le vacanze a Bucoland è andar al Belpaese, a Quelpaese lì dove strisciano le vipere..." ; 
"sedotta ed abbandonata...";
 "lì dove il mare luccica ed io vorrei scappare via col vento..."
Storie di vita, storie di mucca, storie perdute nei meandri di un tablet.
La mucca, io per l'esattezza, sapeva usare word un tempo, poi si è trovata davanti il note 0_0
Ok, scriviamo note pensavo, sai quante ne ho scritte quando insegnavo ihihih!
Sbagliato! Queste sono note stonate! 
E così, ahimè, sarà che non ho saputo salvarle bene, sarà che non ho saputo salvarle dalla "vispa ruba app a tradimento", fatto sta che ho perso le mie storie. Tutte le altre fesserie no, le storie del blog sì. Sarà forse la maledizione della mucca pazza?!? 0_0
Pauuuura!
Fatto sta che mi era venuto il blocco della scrittrice pazza, sfornavo ricette e non postavo. Oggi però, dopo lunghe titubanze mi son detta, "me, muuu basta!" Ed eccomi di nuovo qui :)




INGREDIENTI

- 2 uova 
- 110 gr di burro morbido
- 110 gr di zucchero
- 140 gr di farina
- 2 cucchiaini di lievito x dolci
- 1 bustina vanillina

Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Inserire tutti gli ingredienti nel mixer o nel bimbi o in una ciotala munendovi di una frusta e amalgamate bene. 
Versate il composto negli stampini, infornate per 15 minuti ed il gioco è fatto :)
P.S. Come sempre il tempo di cottura dipende molto dal forno ma consiglio di non superare di molto il tempo indicato altrimenti quando si raffreddano, raffreddandosi anche il burro, diventano  troppo corposi.


venerdì 21 giugno 2013

Torta ricotta e cioccolato di la cuisinière parisienne

                                              Anche le mucche crescono
 "Auguri mucca!"
Chi? Cosa? Perchè? Dove sono?
Con l'occhio da pesce lesso addormentato vedo l'orologio che segna la mezzanotte e l'orso che esce zitto zitto dalla stanza mentre io rimango abbracciata al mio cuscino.
Forse era solo un incubo, penso, e torno a dormire.
La notte faccio sogni agitati, pieni di formule strane che cercano di calcolare la mia vera età.
Mi sveglio.
Ok,  devo farmene una ragione, non è un incubo è veramente il mio compleanno. Panico!
Sono un anno più vecchia, per fortuna, rimango sempre due anni più giovane dell'orso :)
Sì, ok, ma quanti anni ho?
Caspita, bella domanda e chi se lo ricorda più?!?
In che anno siamo, quando sono nata? Queste cose almeno le dovrei sapere...
Ok. Facciamo due conticini.
x+y-z=?
Noooooooo!
Ci deve essere un errore!
Ci riprovo!
z-y+x=...
Noooooo!
Come la giro e la volto mi risultano sempre una decina di anni in più di quel che pensavo.
Secondo me il problema risiede nel fatto che gli anni anagrafici scorrono più in fretta di quelli mentali.
Un pò come quando stavo comprando il biglietto per l'erasmus alla invidiabile età di 21 anni e il ragazzo dell'agenzia mi chiese se ero maggiorenne ed io, con un sorriso smagliante di chi vive in un mondo incantato, ho risposto sicura: "certo! Ho 17 anni!" 0_0
Quindi, ricapitolando, ho 21 anni?
"Mammaaaaaaa latte!"
Ehm...mi sa di no...
In mezzo c'è stata la laurea, il lavoro, il matrimonio, 3 o più traslochi, il mangiapatate, la vispa ed il millesimo trasloco.
Tic, tac, tic, tac il tempo passa ma io non lo sento. 
Nei miei rari momenti di pace, quando i bimbi dormono, poco prima di crollare anch'io nelle braccia di Morfeo, se non mi guardo allo soecchio mi sento ancora giovane e spensierata come quando ero una giovane mucca pazza che pazzolava nei caldi pascoli del "dolce forno".

      Torta croccante ripiena di ricotta e cioccolato della cuisiniere parisienne 


Non so perchè quando si tratta di fare le torte per gli altri mi diletto a farle complicate e decorate per me no.
Non avevo voglia neanche di andare a fare la spesa così ho aperto il frigo e la dispensa e ho certato una ricetta per quei pochi ingredienti che avevo e sono capitata su questa ottima ricetta di cuisiniere parisienne.



                                                                    INGREDIENTI


GUSCIO CROCCANTE:
300 gr di farina
75 gr di burro
120 gr di zucchero
1 uovo
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte
RIPIENO:
500 gr di ricotta
100 gr di cioccolato al latte
130 gr di zucchero (alcuni suggeriscono solo 100 gr)
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte

                                                          Procedimento classico



Lavorare con le mani la farina ed il burro freddo fino in modo tale da ottenere un impasto sbricioloso. Aggiungere poi  i restanti ingredienti fino ad ottenere un impasto sabbioso non troppo fine.
Imburrare e infarinare una teglia del diametro di 24 cm.
Versare metà dell' impasto appena ottenuto sul fondo della tortiera senza schiacciarlo con le dite, basta ricoprire il più possibile il fondo senza lasciare spazi vuoti.
Lavorare in una ciotola la ricotta fino a renderla liscia. aggiungere lo zucchero, la vanillina e il latte e continuare a mescolare fino ad ottenere un crema.
Versare il ripieno nel tegame preparato cercando di lasciare un cm dal bordo one evitare che fuoriesca.
Aggiungere in superficie il cioccolato al latte precedentemente ridotto in scaglie o triturato con un frullatore.
Coprire con il restante impasto sempre senza lavorarlo prima, lasciando sabbioso.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40-45 minuti circa, in base al proprio forno.

                                                                   Bimby
Mettere nel boccale asciutto il cioccolato a pezzi e triturarlo aumentando la velocità fino a 8. Ira, mettetelo da oarte.
Ripulite con un panno il boccale, evitate di bagnarlo.
Versate la farina e il burro freddo a pezzi 10 sec, vel 5.
Aggiungere gli altri ingredienti del gusci 15 sec, vel 6.
Versate metà impasto in una teglia senza schiacciarlo, cercando solo di ricoprire tutti gli spazi. Conservate in una ciotola il resto dell'impasto.
Versate nel boccale la ricotta con i restanti ingredienti del ripieno 10 sec, vel 3-4
Versate ora il ripieno nella teglia lasciando un cm dal bordo.
Ricoprite, sempre senza schiacciare, la torta con il restante impasto.
Infornate nel forno preriscaldato a 180 gradi per 30-40 minuti in base al forno.

La torta è decisamente più buona se lasciata riposare in frigo.


lunedì 17 giugno 2013

Il Gran Muccato e la mucca pazza

Il Gran Muccato di Bucoland è anche conosciuto come G.M. di Babiloniand, così come Freddocity è conosciuta anche come Babiloncity, dipende dai punti di vista.
Nel Gran Muccato ci sono ben 3 lingue ufficiali e mezzo. Il oui-language lo ja-language e il buco-language sono quelle principali, la mezza e il baccalà-Language, per i puristi Bacalhau-linguas.
Il buco-language, sconosciuta ai più, viene parlata nella scuola materna e dai quei rari bucolanesi non ancora estinti, le altre due lingue vengono inserite poco alla volta dalle elementari mentre si perde la prima. Il bacalhau-linguas viene usata come quarta lingua in molte scuola vista la grande invasione di baccalà avvenuta negli anni passati.
Non è difficile incontrare molti "belpaesani", infatti, pare, che in alcune scuole ci sia anche il supporto per i bambini belpaesani
In tutta questa confusione linguistica, non bisogna dimenticare che molti parlano e lavorano in yes-language e mandano i figli nelle yes-school. La scuola pubblica è un delirio di idiomi se consideriamo che ogni bimbo porta anche la sua lingua di casa. Molte persone, per disperazione mandano i figli nelle scuole private nella loro lingua madre o di una a caso.  Noi abbiamo deciso, per ora,  di mandare il mangiapatate dai suoi simili oltre il confine. la decisione è avvenuta quando abbiamo notato, dopo i primi periodi di confusione, che aveva ideato il suo personale linguaggio per comunicare coi bambini al parchetto, il "vitello-language" un miscuglio di urla e parole senza senso.

Sarà la confusine linguistica, sarà che son tre anni che non uso il blog o sarà semplicemente che in quanto mucca pazza son fusa di mio ma non mi ero accorta che avevo impostato il filtro dei commenti e che non ero sola nel mio blog.
Pardon, rimedio subito, rispondo e ritorno a scrivere. ;)

sabato 16 marzo 2013

FOCACCIA SOFFICE DI BARI DELLE SIMILI CON PASTA MADRE


                                                                  
                                                                  Freddocity

"Mucca che ne diresti di andar a vivere a Bucoland?
Pensa ci avvicineremmo di ben 200 km al Bel Paese. È a 200 km più a sud di "al freddo e al gelo"
Più a sud ha detto? Ho sentito bene?
Wow! Vorrebbe dire 200 km più lontana dal mare del nord e 200 km più vicina al mediterraneo. Non sembra male come idea.
Una mossa astuta è stata quella di farmela vedere in primavera quando, alla soglia dei 15 gradi, i bambini giocano in costume nell'acqua. Il mangiapatate ne ha subito approfittato per imitarli con i suoi fantastici slip di cars.
"Orso come si chiama questa città?"
"Freddocity"
"Uhm....il nome non è proprio una garanzia...poi mi sembra un pò piccina, sei sicuro che non si chiami Freddovillage?"
"No, no, sono sicurissimo! Freddocity è la capitale del Gran Muccato di Bucoland!
È bello qui, c'è tanto verde, tanta natura...
Comunque, tranquilla mucca, se non ti piace abbiamo la possibilità di andare a vivere un pò più a nord esattamente "lì dove in inverno la luce solare si vede per circa 3 ore al giorno"
"No, grazie, rifiuto l'offerta e mi tengo il pacco!"
Ecco, appunto, perchè di pacco si tratta!
C'è chi nel "pacco" trova il mattone e chi, come me, si trova la neve.
Tranquilli, però, non c'è il rischio che si sciolga, oggi son previste minime di -13...


Alla ricerca delle mie ricette perdute...
Sono riuscita a rintracciare foto e ricetta che, per mia fortuna, non avevo inserito solo nel mio vecchio blog.
La ripropongo perché voglio riavere tutte le mie ricette insieme.

FOCACCIA SOFFICE DI BARI DELLE SIMILI VERSIONE CON PASTA MADRE

Per me la focaccia barese è un'istituzione. Ho provato diverse ricette ma nessuna mi aveva convinto veramente. Ho provato quella delle Simili e l'ho trovata buonissima ma mancava di qualcosa...mancava di pasta madre!
Ho voluto provare a sostituire il lievito con la pm ed il risultato è stato STREPITOSO!
La consiglio vivamente!



INGREDIENTI
200 gr di pm(pasta madre)
500 gr di farina di semola rimacinata
400 d'acqua
15 olio
10 sale


Non vi spaventate per la quantità d'acqua , ci sta una meraviglia .
Allora io ho fatto due rinfreschi prima di utilizzare la pm (anche se molte dicono di farne tre ) e precisamente uno la sera prima verso le 22,00 e l'altro la mattina verso le 10. Questo è il mio fungo di pm .
Alle 15,00 ho iniziato a impastare.
Io ho usato l'impastatrice della ken sciogliendo la pm nell'acqua e impastando per 2 min a vel 2 e poi ho aggiunto tutto il resto tranne il sale per 3 min vel 2 e infine il sale continuando a impastare per 20 min vel 2.
Si può comunque tranquillamente fare a mano come al solito. Cioè sempre sciogliendo la pm con l'acqa dell'impasto e aggiungerla alla farina. Consiglio vivamente di impastare in una ciotola perchè l'impasto è molto morbido, per non dire liquido..
Non vi spaventata di questo deve essere così.
Lasciate ora riposare per 30 min coperto con della pellicola trasparente (chiedo scusa per la mancanza di foto me ne son scordata .
Dopo di chè prendete una teglia, io ho usato una rettangolare da 30 per 25 le Simili dicono tonda da 25 ma secondo me uscirebbe ovunque fate voi.
Quindi, perndete la teglia la riempite bene bene di olio, non abbiate paura poi vi mettete a dieta il giorno dopo, e vi versate dentro l'impasto. Lo stendete, senza sciacciare nella teglia e lo lasciate lievitare al caldo per 5 ore.
Riprendete l'impasto e vi mettete sopra, senza schiacciare, al massimo pizzicando, i pomodorini tagliati a metà, le olive, l'origano, il sale, e un altro bel pò d'olio .

La infornate a 220°per 25/30 min, fino a colorazione.


Vedete ora che bella fetta altissima e sofficissima mi son divorata

mercoledì 13 marzo 2013

E fuori nevica...

Il primo giorno di neve a "freddocity" pensavo che avesse nevicato molto nonostante una veterana del luogo mi avesse assicurato del fatto che non fosse così. Dopo mesi di neve costante mi rendo conto che aveva ragione lei.
Stamattina mangiapatate mi ha svegliato alle 6,40 tutto contento convinto che la bufera di neve avrebbe impedito alla mammamucca di varcare il confine per portarlo a scuola.
Povero illuso, con quel mal di testa nessuno mi avrebbe convinto a tenermi entrambi i cuccioli da sola a casa. Pazza sì ma non fino a questo punto!
Mangiapatate non ha propriamente ben accettato l'aver lasciato "al freddo e al gelo" per venire a freddocity con le sue quasi quattro lingue ufficiali. Dopo un inizio travagliato, abbiamo pensato che fosse più giusto attraversare il confine e portarlo a scuola tra i SUOI simili, i mangiapatate.
Mentre guidavo a due all'ora sommersa dalla neve e mi chiedevo chi me l'avesse fatto fare a star lì in quel momento invece di star sdraiata al sole delle Maldive, il manigapatate,tutto contento, se ne usciva con frasi del tipo:"mamma hai visto che bello, le macchine son tutte bianche, completamente ricoperte di neve!"
"Hai visto la strada? È tutta bianca! Ora la macchina si trasforma in slitta e scivola fino a scuola!"
"A me piace la neve!"
Ahhhhhhhhhhhhhhhhh! No, non è figlio mio, è tutto suo padre!
Un giorno l'ho sentito urlare, sono corsa da lui per capire cosa fosse successo e mi son sentita dire ; "mamma c'è il sole, a me non piace il sole, può farmi male!" 0_0
Onestamente, penso che il problema risieda nel fatto che non abbiamo imparato niente dagli uccelli, loro, intelligenti, migrano verso i paesi caldi, noi, che ci crediamo più furbi, verso quelli freddi.
Sicuramente se invece di sposare un orso bianco avessi sposato, non so, una rondine avrei avuto più possibilità di non morire assiderata. Il problema è che una rondine non fa una mucca volante, così come un orso bianco non fa una mucca delle nevi.
Oramai è andata così, ed, in un modo o nell'altro, il mangiapatate è arrivato a scuola e a me son toccati, per tornare a casa, altri 45 minuti bloccata in macchina nella neve con l'urlatrice folle.
Per fortuna, l'orso, probabilmente per paura che lasciassi il vitello a scuola fino a primavera, ha deciso di andar lui a recuperarlo, così io e la vispa ci siamo godute il calduccio di casa.
La neve continua a scender senza sosta, domani però, il mangiapatate sarà accontentato e resterà a casa con mamma mucca e vispa urlatrice.

lunedì 11 marzo 2013

Ricomincio da mu!

C'era una volta una mucca pazza che viveva al "dolce forno" sposata con un orso bianco che viveva al "freddo e al gelo". La mucca era appassionata di cucina, cucinava e scriveva sul suo blog. Un giorno la mucca ha avuto un vitello ed è emigrata al "freddo e al gelo", poi è nata una vispa e si è trasferita ad un freddo ancora più freddo. In tutto questo girovagare e cambiare pannolini la mucca si è allontanata dalla sua passione culinaria, dal suo blog e dal suo sole.
Un giorno la mucca ha detto MU!
"Me, mu basta!"
Si, la mucca dal pelo lungo spettinato, dalle zampe ricoperte di guanti e dalle nuove macchie regalate dai figli ha deciso di riappropriarsi della sua vecchia vita.
Si, la sua vecchia vita quella che...quella in cui era...quella...quella...quella che non si ricordava più!
Ha aperto il suo blog per rilegger la sua storia, per ricordare quando era solo una mucca pazza che pazzolava nei campi caldi ed assolati e....ORRORE... Non l'ha trovato!
Ebbene sì, qualcuno aveva rubato il suo blog, cancellato le sue ricette e i suoi racconti.
"Nooooooo a mu! No a mu! Noooooo a mu!" Ha vaneggiato la pazza...ehm...la mucca oramai conscia che la sua vecchia vita non sarebba mai più tornata.
La mucca ha preso,finalmente, coscienza di non esser più la mucca pazza ma la pazza mammamucca con il suo vitello mangiapatate e la sua vispa quasi Teresa, il suo orso sempre più bianco ed il freddo sempre più gelo.
Ha fatto un gran muggito e ha deciso:
"Ricomincio da mu!"